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L'Implantologia Dentale

  • articolo a cura di Dentisti Italia


Il dente naturale, che può essere perso per svariate cause, può essere sostituito con una “radice” in titanio, materiale che ha il beneficio di essere compatibile e accettato dall’organismo, oltre che molto resistente.

Dopo essere stata inserita nell’osso, la “radice” in titanio viene inglobata completamente nell’osso stesso; si parla in questo caso di osteointegrazione. L’osso circonda in tal modo l’impianto dentale e lo rende stabile grazie ad una perfetta aderenza. In seguito, la corona dentale viene applicata con l’ausilio di un pilastro su questa finta radice; il pilastro collega la “radice” con la cavità orale.


OSTEOINTEGRAZIONE E IMPIANTI DENTALI

I tempi che conducono al processo integrativo sono variabili: l’osteointegrazione avviene dopo circa 1 mese e mezzo - 3 mesi nell’osso mandibolare, che è più compatto, e in circa 1 mese e mezzo - 6 mesi in quello mascellare, meno compatto. In alcuni casi e in particolari situazioni cliniche è possibile posizionare la protesi subito, nel momento in cui vengono inseriti gli impianti dentali.


IMPLANTOLOGIA DENTALE: QUALI SONO LE TECNICHE CHIRURGICHE?

Le tecniche di inserimento degli impianti dentali sono di due tipi differenti: una di esse, la tecnica a due tempi, prevede un doppio intervento chirurgico: - nel primo intervento chirurgico gli impianti dentali vengono inseriti nell’osso e coperti dalla mucosa, totalmente o in parte; - nel secondo intervento chirurgico, che si intraprende a osteointegrazione avvenuta, gli impianti dentali vengono esposti nel cavo orale ed utilizzati per la protesi. Nella tecnica ad un unico tempo si ha invece un solo intervento chirurgico, nell’ambito del quale gli impianti dentali inseriti nella struttura ossea vengono lasciati emergenti nel cavo orale. Dal punto di vista del successo dell’intervento, la percentuale è identica nei due metodi; sta al dentista implantologo il compito di valutare la tecnica più adatta in base al tipo di impianto dentale, alla situazione clinica del paziente e alle richieste di quest’ultimo. Quando, come può avvenire in alcuni casi, l’osso disponibile non risulta sufficiente per l’installazione degli impianti dentali, si può ricorrere all’uso di tecniche avanzate di implantologia dentale al fine di ottenere una maggior quantità di osso; queste tecniche prevedono l’utilizzo di membrane, innesti ossei, rialzo dei seni mascellari, aumento di cresta, altre tecniche possono essere selezionate su indicazione del dentista.


CURA DELLA FERITA DOPO L'INTERVENTO CHIRURGICO

La ferita viene curata in modo simile a quella successiva all’intervento parodontale:

  • durante i primi giorni dall’intervento vanno eseguiti sciacqui con collutorio a base di clorexidina;
  • trascorso un periodo di circa dieci giorni vengono rimosse le suture;
  • tutta la zona attorno all’impianto dentale deve essere sottoposta ad un’accurata pulizia quotidiana con cotone bagnato con clorexidina;
  • a circa 15-20 giorni dall’intervento saranno eseguite le procedure di pulizia attorno agli impianti dentali con un Monociuffo.

POSSONO INSORGERE PROBLEMI CON GLI IMPIANTI DENTALI?

Gli impianti dentali osteointegrati hanno il vantaggio di non dar luogo a problemi di “rigetto”. Tuttavia, è possibile che intervenga una serie di fattori in grado di impedire, durante la guarigione, la corretta integrazione dell’osso attorno all’impianto dentale. A causa di questi fattori si può verificare la rimozione dell’impianto dentale non integrato; in genere è possibile, nell’immediato o trascorsi alcuni mesi, inserire un nuovo impianto dentale nella stessa zona. Dopo l’applicazione della protesi, possono scatenarsi problemi di tipo meccanico o infezioni dell’impianto dentale, anche a guarigione avvenuta. È pertanto fortemente raccomandabile effettuare controlli periodici della struttura protesica, unitamente a richiami di igiene. L’igiene dentale ha infatti un’importanza fondamentale ai fini del successo e della durata di ogni impianto dentale, per tale motivo il paziente dovrebbe collaborare con il dentista ed accertarsi di eseguire sempre tutte le necessarie procedure di igiene avvalendosi degli strumenti appropriati. Una corretta igiene dentale è fondamentale non solo per la salute dei denti naturali ma anche per l’esito del trattamento implantologico. L’affidabilità degli impianti dentali osteointegrati è stata ampiamente dimostrata da numerosi studi clinici effettuati nel corso di oltre quarant’anni; tali studi hanno fra l’altro evidenziato una percentuale bassissima di insuccesso di questa metodica.

LE SOLUZIONI PROTESICHE SU IMPIANTI DENTALI SONO DI VARI TIPI; È COMPITO DEL PROFESSIONISTA DELLA DENTIZIONE SCEGLIERE LA SOLUZIONE PIÙ ADATTA PER RISOLVERE LE ESIGENZE E I PROBLEMI SPECIFICI DEL PROPRIO PAZIENTE.


Impianti Dentali - Perchè effettuare controlli periodici

Al termine del trattamento, è possibile che la placca vada ad accumularsi attorno agli impianti dentali, così come attorno ai denti naturali; il paziente dovrà essere conscio di questo e sarà compito del dentista illustrargli tutte le possibili conseguenze di una placca trascurata. La placca, infatti, qualora non venisse adeguatamente rimossa, potrebbe portare alla perdita degli impianti dentali che sorreggono la protesi. Per tale motivo, è di fondamentale importanza innanzitutto che il paziente esegua una corretta igiene domiciliare e in secondo luogo che effettui controlli periodici dal dentista. I controlli consentiranno infatti al dentista e all’igienista di verificare lo stato di salute implantare e la struttura protesica. L’igienista fornirà al paziente i consigli necessari per tenere sotto controllo la salute dei denti e mantenere un ottimo livello di igiene. I controlli verranno effettuati con una frequenza organizzata in base alle capacità del paziente di mantenere un soddisfacente controllo della placca. Durante i richiami periodici, l’igienista si accerterà fra l’altro, con l’ausilio di una sonda di plastica lasciata scorrere lungo il margine della mucosa attorno agli impianti dentali, che non vi sia sanguinamento.

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