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PARODONTITE

  • articolo a cura di Dentisti Italia

Le tue gengive sanguinano? I tuoi denti sono diventati particolarmente sensibili? Hai mai sentito parlare di Parodontite?

Si tratta di una patologia infiammatoria che colpisce principalmente i tessuti gengivali della bocca, arrivando a danneggiare, spesso, la radice dei denti. In Italia, secondo le ultime statistiche medico-scientifiche, ne soffre circa il 60% della popolazione.

La parodontite, è comunemente conosciuta anche con il nome di Piorrea, dal suo significato etimologico greco che significa “scolo di pus”.

È una patologia polimicrobica, non curabile tramite il semplice uso di antibiotici. Secondo le ultime statistiche, risulta essere una delle patologie orali più diffuse tra i pazienti adulti, sia uomini che donne.

La causa principale della perdita dei denti, nell’80% dei pazienti adulti, è attribuita proprio ad una piorrea non trattata in modo adeguato.

La branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio, della prevenzione, della diagnosi e della cura di tali patologie è la parodontologia.

Vediamo di cosa si tratta nello specifico

La parodontite, o piorrea, colpisce il Parodonto (dal greco peri, “intorno”, odontos, che significa “dente”), quindi tutto ciò che circonda l’elemento dentale, ossia: la gengiva, l’osso alveolare, il legamento parodontale, la mucosa perimplantare ed il cemento radicolare.

Il processo infiammatorio consiste nella formazione di ampie e profonde sacche batteriche, in prossimità del colletto gengivale, che possono avere un’ampiezza dai 4 ai 6 millimetri. Queste sacche, una volta formatesi, diventano il deposito per i residui di cibo e per i batteri; quest’ultimi sono i primi responsabili dello sviluppo del processo infiammatorio.

Una cattiva e non costante igiene orale facilita l’annidamento dei batteri nelle tasche. Con il passare del tempo i batteri scendono in profondità, provocando un progressivo distaccamento del tessuto gengivale dalla radice dentale. In questo modo il dente risulterà, giorno dopo giorno, sempre più mobile, fino a staccarsi definitivamente dall’alveolo dentale.

Quali sono le cause scatenanti del processo infiammatorio?

Le cause principali della parodontite sono:

  • la presenza eccessiva di placca;
  • un’inadeguata igiene orale;
  • una cattiva alimentazione;
  • l’assenza di controlli periodici.

La placca, se non viene rimossa in tempi brevi, si mineralizza in tartaro. Quest’ultimo è il primo responsabile delle infezioni orali.

Per questo è determinante diagnosticare la causa in tempi brevi.

Altro fattore considerevole è lo stile di vita del paziente, ad esempio l’uso del tabacco, l’abuso di alcool, di dolci, gli sbalzi ormonali, oppure anche malattie come il diabete, l’obesità e l’AIDS, tutti fattori che favoriscono la comparsa della piorrea.

Sintomatologia

Si tratta di una malattia subdola, non facilmente diagnosticabile. Questo, purtroppo, fa sì che il paziente arrivi tardi a contattare lo specialista. Non dimentichiamo che la piorrea, se non viene adeguatamente trattata, provoca un progressivo riassorbimento del tessuto sia gengivale che osseo, un forte indebolimento del legame parodontale e, nei casi più gravi, la perdita totale dei denti, presenti nell’area colpita dall’infiammazione.

Ci sono alcuni segnali riconoscibili da non sottovalutare. Di solito i sintomi maggiormente manifestati dai pazienti, affetti da parodontite, sono:

  • Problemi di alitosi;
  • Gengive gonfie, particolarmente rosse e sanguinanti (soprattutto durante le manovre di spazzolamento);
  • Una notevole riduzione del colletto gengivale;
  • Un’accentuata sensibilità a cibi e bevande calde o fredde;
  • Una particolare mobilità dei denti.

Si consiglia di contattare tempestivamente un bravo parodontologo, per non incorrere in situazioni ancora più gravi ed irreversibili. Il processo infiammatorio può essere diagnosticato e valutato solo attraverso specifici esami ed appositi strumenti, come ad esempio, l’esame obiettivo della bocca, le radiografie, gli esami di laboratorio e la sonda parodontale.

Tramite questi esami, è possibile diagnosticare sapientemente il disturbo e suggerire il trattamento più efficace per alleviare i sintomi e curare le cause della malattia.

Durante la visita di controllo, lo specialista valuta:

  1. Lo stato infiammatorio delle gengive
  2. L'allentamento o la perdita dei denti
  3. L'allargamento delle tasche gengivali
  4. La presenza di pus nelle tasche gengivali
  5. La presenza di ulcere in bocca
  6. Ferite o lesioni sulle gengive
  7. La presenza di ascessi
  8. Lo stato di erosione delle ossa

La parola d’ordine è: Prevenzione!

Per prevenire la Parodontite è determinante eseguire una corretta igiene orale, sia domiciliare che professionale (detartarsi): è bene lavare i denti almeno due volte al giorno, passare il filo interdentale, spazzolare la lingua, dall’interno verso l’esterno e rafforzare le proprie difese immunitarie. Calcio, rame, l’acido folico e le vitamine D e C sono necessari per mantenere i denti forti e sani.

Una volta curata l’infiammazione, è determinante mantenere la salute dei propri denti, tramite periodiche sedute di igiene orale professionale, da eseguire almeno ogni 6 mesi.

Controlli periodici permettono di restare esenti da questa insidiosa patologia.

E’ consigliabile eseguire una corretta igiene professionale ogni 3-6 mesi per evitare brutte sorprese in futuro.

Prendersi cura dei propri denti, vuol dire prendersi cura di sé stessi. I primi responsabili della salute del nostro organismo siamo proprio NOI.

Non permettiamo a nessuno di toglierci il sorriso!

Dr. Franco Massimo Casella - Corso Toscana, 107 - 10151 Torino - P.IVA 08285070010
Iscrizione all'Albo degli Odontoiatri della provincia di Torino N. 2149
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